Editoriale Parma, Thursday, Sep 11, 2025 N. 05

Un nuovo capitolo, una nuova sfida

Un nuovo capitolo, una nuova sfida

Una storia che
profuma già di casa

Ci sono aperture che somigliano a un cambio d’aria. Non rivoluzioni, ma respiri profondi. Il nuovo punto vendita di Felino per Frati è proprio questo: un laboratorio nuovo, un banco nuovo, una squadra nuova. Ma la farina è la stessa. La cura anche. E quella voglia di far sentire ogni cliente “a casa”, pure.

E come ogni nuovo capitolo, anche questo ha bisogno di una voce che lo racconti. Alessandro, futuro Area Manager del nuovo punto vendita, prima di Frati, viveva davanti al pc, immerso tra fogli Excel. Un altro mondo, un’altra lingua. Poi è successo qualcosa:

 “Ci siamo cercati. Un po’ per gioco, un po’ per caso. Ma sapevo che avrei detto sì.”

Ha mollato tutto. Oggi, impasta visioni, ascolta il laboratorio, prende decisioni. In fondo, anche una nuova apertura comincia con gli stessi tre ingredienti: fiducia, un pizzico di incoscienza e qualcuno che ci creda davvero.

Una nuova bottega,
una nuova sfida

“Felino è un passo importante. Per me, per l’azienda, per la famiglia Frati.”
Alessandro, racconta questo nuovo inizio con lucidità e affetto. Non è solo un’espansione commerciale: è un gesto di fiducia, dentro e fuori.

“Mi sto occupando un po’ di tutto. Il mio obiettivo è capire la produzione, vivere la vendita e portare tutto questo in uno spazio nuovo.”
Felino sarà un punto Frati in più, ma con una proposta diversa: gastronomia, pasta fresca fatta a mano, una vetrina più ampia e quotidiana su ciò che Frati sa fare meglio. Accogliere, sfamare, emozionare.

Il sapere è nelle mani

Dietro il nuovo negozio ci saranno tante idee, ma anche delle mani speciali.
“Per la pasta fresca, sto facendo colloqui a vere ‘rezdore’, massaie con esperienza, quelle che i cappelletti li chiudono al volo, con precisione. All’inizio sembrava un dettaglio. Poi ho capito che era tutto lì.”

Alessandro ci tiene: il prodotto deve essere artigianale davvero, non a parole. Niente scorciatoie. Niente macchina per uniformare i gesti. Solo abilità, trasmissione, memoria. Esattamente come Frati insegna. Prendiamo Damiano, fornaio da oltre trent’anni: 

“Lui e Fausto sono un patrimonio vivente. Hanno un know-how pazzesco, ma non te lo spiegano: per loro è naturale. Il mio compito è assorbire, imparare, fare mio questo bagaglio da custodire e far evolvere il mestiere.”

Restare se stessi,
anche crescendo

La visione è chiara:

“Pochi negozi, ma veri. Niente moltiplicazione a tutti i costi. L’obiettivo è far sentire ogni cliente come se fosse in uno spazio unico.”


Tradizione da una parte con la panetteria, anche detta alla vecchia maniera ‘arte bianca’, e dall’altra parte la capacità di evolversi. La pasticceria ha già cambiato l’azienda a suo tempo, e cambierà ancora. Ma senza mai snaturare.


“Frati nasce dal pane. E anche se oggi offriamo molto di più, quel gesto lì, quello di impastare ogni giorno per dare qualcosa di buono, rimane il cuore di tutto.”

Famiglia, qualità, artigianalità: non slogan, ma direzioni. E responsabilità.

“Nel mio lavoro ho scoperto il valore di saper prendere decisioni. Di essere il frontman. È una sfida, ma è quello che voglio: portare avanti questi valori, trasmetterli ai clienti, ma anche alla squadra. Perché chi entra in un punto Frati, ovunque sia, deve sentirsi accolto. E riconoscere un certo profumo. Di pane, certo. Ma anche di casa”.

 

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